21 anni in IMM Hydraulics, Bruno Padoin si racconta

Mechanical Maintenance Team Leader

Abbiamo intervistato Bruno Padoin, Mechanical Maintenance Team Leader che tra poco ci lascerà per andare in pensione.

L’intervista

Partiamo dal principio: il suo primo giorno di lavoro in IMM Hydraulics

Ho cominciato a settembre del 1998, precisamente il 21. Me lo ricordo ancora molto bene.
Le incognite quando inizi a lavorare in un ambiente lavorativo che non conosci molto, sono sempre tante.
Dalle aspettative della Dirigenza che ti ha assunto ed ha creduto in te sulla base del curriculum che hai presentato, ai colleghi di lavoro che ti vedono come un estraneo che entra nel loro mondo.
Per quanto riguarda invece la mansione a cui ero destinato, ovvero la manutenzione meccanica, non avevo problemi così come sulla tipologia del prodotto, perché avevo già un’esperienza ventennale nel campo meccanico.
Per fortuna le incognite sono scomparse in breve tempo, e lo dimostra il fatto che sono rimasto in IMM per ventun’anni.

L’azienda ieri e oggi: in che cosa è cambiata secondo Lei?

Quando sono stato assunto la IMM Hydraulics stava cominciando il suo grande sviluppo, che l’ha portata ad essere quello che è attualmente.
La conduzione era prettamente familiare e i rapporti erano più diretti.
Poi col tempo le cose sono cambiate, come è giusto che sia.
Passando prima ad S.P.A. e poi azienda del gruppo INTERPUMP, si è sviluppata una scala gerarchica da rispettare e quindi i rapporti sono diventati meno diretti.
Lo sviluppo dell’azienda ha portato sicuramente dei vantaggi per tutti, sia per i dipendenti che per IMM Hydraulics.

Quali valori le sono stati trasmessi in questi anni trascorsi in IMM Hydraulics?

Io vengo dal nord, dal Piemonte. La realtà lavorativa e non, che c’è in Abruzzo è stata (ed è) sicuramente molto positiva, sia per i rapporti umani che lavorativi.
Quando ho cominciato nel 1992 avevo 34 anni. In tutto questo tempo non ho mai avuto ripensamenti. A parte un po’ di nostalgia per il mio paese.

Qual è il consiglio professionale che si sente di dare oggi ad un giovane che inizia la sua carriera?

La prima cosa che consiglio è sicuramente l’umiltà. Nessuno è perfetto e la voglia di fare e di apprendere, ascoltare e chiedere consigli ai colleghi è importante.
Poi non bisogna aver paura di sbagliare perché solo sbagliando si impara. Nel nostro mestiere tutti i giorni si impara qualcosa, tutto arricchisce il bagaglio personale.

Ci racconta dei sui progetti futuri?

Sicuramente riposo e organizzazione della vita con molta tranquillità!
Verrà abolita la sveglia mattutina delle 05.30.
Vorrei dedicarmi ai miei passatempi preferiti come viaggiare nel mondo (cosa che ho sempre fatto, ferie permettendo).
Poi realizzare un mio sogno nel cassetto, ovvero la costruzione di un plastico ferroviario.
E per finire godermi la mia moto!
Per concludere mi sento di dire che i ventun’anni passati in IMM Hydraulics sono volati.
Ho vissuto lo sviluppo di un’azienda da piccola a grande realtà produttiva, e sono contento di averne fatto parte. Ma soprattutto sono felice di aver dato un contributo per la crescita dell’azienda.
Mi auguro che la crescita continui.
Oggi a 61 anni e 43 anni di lavoro sempre in aziende metalmeccaniche, è giunta l’ora di lasciare ad altri il mio posto.
Auguro un buon futuro a tutti.